Una sosta nel cammino

Jos� Jorge Chade

Sul cammino di Diverse Abilit� cominciano a fiorire i papaveri.

Due giorni dopo l'inizio della primavera 2000, il Gruppo di Diverse Abilit� debuttava nel teatro Comunale di Pavia. Un debutto che � andato oltre, in positivo, dove tutte le persone coinvolte hanno vissuto attraverso la rappresentazione teatrale le sue problematiche profonde, si sono trovate a contatto con figure e con fatti che acquisiscono per ciascuno, attraverso il meccanismo dell'identificazione, una realt� psichica ed emozionale di prima importanza. Ha permesso a ciascuno, ancora una volta di provare se stesso, soprattutto di fare emergere quello che sta nascosto, di portare alla luce problemi, difficolt� e speranze di ognuno. Lo spazio teatrale a Pavia era un vero spazio teatrale perch� non era solo fisico, ma emotivo, si potevano capire i sentimenti, le relazioni, le posizioni nel gruppo, era diventato uno strumento per prendere maggiore consapevolezza delle proprie difese, delle proprie paure, delle resistenze di ogni persona nei confronti di se stessa e degli altri. Non parlo soltanto degli attori, ma di tutti, perfino delle persone che guardavano nascosti tra le tende delle finestre che si affacciano al cortile del teatro.

Tutto ci� ci fa capire che il teatro che fa Diverse Abilit� ha una dimensione creativa e questo fa s� che sia facilitata la scoperta delle proprie possibilit�, di risorse che si conoscevano o non avevano avuto precedentemente occasione di emergere. Questo lascia sempre aperta la
possibilit� di andare al di l� del convenzionale, del gi� conosciuto per scoprire modi diversi, pi� dinamici di esprimersi, di relazionarsi.


C'� stato inoltre un collegamento diretto tra esterno e interno nel teatro di Pavia e allo stesso modo questo esterno e interno � stato vissuto in modo molto indicativo dagli spettatori. Questo collegamento cui mi riferisco pu� anche chiamarsi trasformazione, una trasformazione dove hanno partecipato corpo, immagine e coscienza. Ci sono momenti come quelli quando ci si guarda allo specchio, in cui viene spontaneo chiedersi cosa ci sia, realmente dietro la nostra immagine riflessa. Lo specchio non ci rimanda mai la stessa identica immagine eppure noi le apparteniamo, nostro � il volto che vediamo, nostro � il corpo, nostra � la superficie totale della nostra pelle. Va ricordato anche che esistono varie nozioni di immagine di se, infatti ce n'�
una dal punto di vista psicologico, una dal punto di vista neurologico, un'immagine funzionale del corpo in azione, e infine una del corpo che si vede.

Tutte queste immagini si formano attraverso l'esperienza della persona.

Occorre quindi avere una percezione di se, dell'altro da se, e dalla distanza, quando si desidera muoversi verso qualcosa o qualcuno.

Dal resto esistono situazioni nelle quali le percezioni cambiano o si alterano in modo evidente, cos� come � successo a tante persone durante lo spettacolo di Pavia tra l'incontro nel cortile e l'incontro nella sala.

Le percezioni tra l'esterno e l'interno sono sicuramente cambiate. Pu� essere accaduto che all'esterno, durante la messa in scena in cortile gli spettatori abbiano percepito in modo abnorme" molte persone e situazioni, considerando che le persone tendono a usare in ogni caso, l'immagine che si � costruita, a volte non correttamente, anche in assenza di patologie.

Durante la rappresentazione teatrale, le stesse persone che fuori avevano il viso coperto, cantavano o cucivano, vendevano roba seduti per terra a modo di barboni e leggevano le mani. all'interno diventavano attori veri.

Essendo il teatro un luogo privilegiato nel favorire la relazione interpersonale, diventa un ottimo strumento diagnostico per capire le dinamiche di gruppo e il tipo di comunicazione e di problemi che ognuno ha con gli altri.

Il cammino dove cominciano a fiorire i papaveri di cui parlavo all'inizio � questo. Le scoperte quotidiane dell'originalit� di ciascuno. Alla parola solo detta si sostituisce una comunicazione che riconosce alla persona la sua specificit� . La diversit� acquista senso, valore. Non � affermazione di qualcuno che ha di pi�, che pu� di pi�, che ha il potere di definire l'altro, ma � espressione della ricchezza creativa di ciascuno.


Per Diverse Abilit�, Pavia � stato soltanto una sosta nel cammino, questa volta � capitato in primavera, chi lo sa se alla prossima sosta saranno gi� mature le pesche?