Io
ero molto contenta il giorno che siamo partiti per Pavia, perch� era la
prima volta, che "Il viaggio di nessuno" veniva portato da noi
in un�altra citt� e che altra gente vedeva come lavoravamo e ci
applaudiva. Durante il viaggio sul pullman
vicino a me c�era il ragionier
Ficini che invece di raccontarmi il suo primo viaggio a Pavia, come aveva
promesso, ha dormito per tutto il viaggio, cos� io mi sono annoiata a
morte perch� non avevo nessuno con cui dire una parola. Quindi dal
finestrino del pullman vedevo il paesaggio e le montagne cambiare in
continuazione e sognavo ad occhi molto aperti, il momento di arrivo a
Pavia. Prima di arrivare a destinazione ci siamo fermati all�autogrill
per mangiare qualcosa e per fare pip�.
Insieme a noi � partito un
ragazzo volontario di nome Alessandro Sparapano che si � dato molto da
fare anche per noi carrozzati e per questo gli siamo infinitamente grati
per la sua generosit�. Dopo tante ore di viaggio verso le ore otto di
sera siamo giunti a destinazione: abbiamo mangiato in una mensa delle
Ferrovie dello Stato e siamo andati in albergo.
Eravamo suddivisi in tre alberghi
diversi: io dormivo al Rosengarten insieme alla mia assistente Giorgia con
la quale
ho avuto un sacco di problemi per
ritrovare la mia valigia smarrita e anche per affrontare una struttura
pubblica che non era adattata ad accogliere ragazzi con handicap come
quella in cui soggiornavo.
La sera stessa ci siamo riuniti
in un teatro per parlare di tutte le varie modifiche dello spettacolo che
erano state decise gi� da Roma: per� non era il teatro Fraschini dove
avremmo dovuto debuttare la sera dopo, ma un luogo differente. Stefano
Viali, il regista, ci ha parlato delle ultime variazioni apportate allo
spettacolo perch� non eravamo pi� nella stazione Ostiense , il luogo
dove abbiamo debuttato a Roma, ma in un teatro sconosciuto e mai visto.