Pur dovendo
partire con il treno delle 8,30 per Roma, mi attardo a letto aspettando
che la luce del giorno si faccia largo fra le fessure della persiana.
Sento di fianco a me il respiro calmo di Mauro, che dorme ancora
profondamente, mentre invece Teresa si sta stirando come un enorme gattone
e agilmente si alza. Gli stiramenti continuano anche in piedi e ritrovo
che le radici del lavoro fatto sul corpo per un anno di seguito si sono
sostenute sul movimento naturale e spontaneo di ognuno di noi: evviva
l'art therapy che non insegna, ma trova...dentro.
Uscita dal
bagno Teresa alza completamente la tapparella e la tenda bianca si
confonde con quel cielo di acqua e anice che fa da sfondo oggi a Pavia.
Teresa si
avvicina al mio letto "Piccoletta alzati.." e io mi ributto
sotto le coperte, lasciando a lei il compito materno della sveglia, delle
coccole e della cura iniziato il giorno prima e giochiamo per un p� a
mamma e figlia: � una brava mamma Teresa perch� non si perde d'animo e
molto
decisamente, dopo un p� butta all'aria le coperte e mi ordina di alzarmi:
prima che io parta vuole ancora una volta contare i soldi che abbiamo
comunque contato e ricontato per pi� volte fino alle tre del mattino e
vuole dividerli nelle varie pezzature e capire bene che potere di acquisto
hanno.
Macchina, cellulare, valigie, un pensierino per il direttore sono desideri
immediatamente esaudibili per lei! "Ho deciso...questa mattina dopo
colazione, con i miei soldi vado alla libreria a fianco dell'albergo e
compro un bel libro dell'Odissea, che ho visto ieri..." Rafforzo
quest'idea, che mi sembra veramente splendida e l'abbraccio perch� �
stata una compagna di viaggio entusiasmante, ricca di sorprese,
instancabile come me e curiosa, insaziabile.
Ormai sono
pronta per uscire; saluto anche Mauro che mi sta guardando fra le ciglia
socchiuse e raccomando a Teresa di non uscire finch� non sarebbe arrivata
Rosita.
Mi guarda
ridendo, consapevoli entrambi che stava gi� immaginando chiss� quale
avventura... una volta liberata di me.
Ci
abbracciamo e ci stringiamo forte: Teresa si aggrappa a me e scoppia a
piangere forte, con grandi singhiozzi. Anche io ormai sono inondata dalle
nostre lacrime e piangendo salutiamo una cosa impagabile che Pavia ci ha
dato: l' avventura cos� difficile da realizzare altrove di essere uguali
nella meraviglia, nella paura, nelle emozioni, negli affetti, nella voglia
di libert�.
Grazie a Teresa e a tutti noi abilmente e felicemente diversi.
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