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Bisogna premettere che il Genovese, in virtù dell'esperienza acquistata
al tempo in cui faceva con le caravelle portoghesi i viaggi per le isole
Madera e Capo Verde, aveva consigliato nell'allestimento dei preparativi
navali di mutare l'attrezzatura a vele latine delle due caravelle della corvée
palosina in quella a vele quadre, come la Capitana Santa Maria. A ciò
s'erano opposti i Pinzon.
Il Genovese aveva fatto osservare loro che la navigazione oceanica
d'alto mare era tutt'altra cosa di quella litoranea, e che l'agile vela latina,
la quale dava ottimi risultati in Mediterraneo e nelle navigazioni costiere
dell' Atlantico, mal si sarebbe adattata a profittare di quei venti, che lui
aveva esperimentati al largo della costa africana e che, provenienti dal
settore nordorientale dell' orizzonte, soffiavano gagliardi e costanti nella
stessa direzione, ragion per cui, possedendo vela tura quadra, se ne poteva
profittare con maggiore vantaggio, prendendoli in poppa o all'anca.
Fiato sprecato!
Se non che, Vicente Yanez Pinzén, fratello minore di Martino Alonzo,
avendo fatto nel percorso Palos-Canarie esperienza a proprie spese, circa
il comportamento delle vele latine della sua Niiia, dava piena ragione al-
l'Ammiraglio delle sue preferenze e delle sue vedute e, con questa sua tar-
diva resipiscenza, consentiva a mutare le vele della caravella da lui coman-
data da latine in quadre. Il fratello maggiore, invece, tenace e cocciuto,
conservava ancora le vele latine alla sua Pinta.
Il r" settembre 1492 veniva definitivamente lasciata la Gran Canaria e,
l'armatella, al completo, s'incamminava verso la Gomera. Dopo una sosta
di circa tre giorni presso l'ancoraggio di quest'isola, la mattina del 6 la-
sciava gli ormeggi, salpando verso l'ignoto.
50. Attraverso il mare ignoto. - Il viaggio, invero, non s'era iniziato
sotto lieti auspici. Dapprima, c'era stata la ripetuta avarìa al timone della
Pinta e le sconnessioni nell'opera viva delle due caravelle, sconnessioni
che avevano provocato l'imbarco, per infiltrazione, di acqua marina e reso
urgente un nuovo calafataggio più accurato. Poi, s'erano avuti i contrat-
tempi fra la Gomera e la Gran Canaria, per cui era riuscita vana la ricerca
della caravella da sostituire alla Pinta.
Inoltre, poco prima che l'armatella lasciasse definitivamente i propri
ormeggi nel porto di S. Sebastian de la Gomera, una caravella quivi giunta
dall'isola di Hierro (Ferro) recava la notizia che, al largo di quell'isola,
tre navi portoghesi attendevano al varco le navi colombiane per sbarrar
loro ad ogni costo il passo e catturarle.