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                                                                 alle n
equipaggi che l'unico modo per uscire dalla trappola di
quell'isola era unirsi a loro, prendere qualche fucile e rag-    si era
giungere Hispaniola utilizzando rematori indiani. Si sareb-
bero messi in salvo e avrebbero lasciato quel maledetto ge-      quan
novese e i suoi seguaci a marcire in quel confino per il resto
dei loro giorni.                                                 mina

   Tanto si adoprarono che riuscirono a tirare dalla loro par-   press
te quarantotto uomini, quasi la metà degli effettivi. L'am-
mutinamento ebbe inizio il 2 gennaio 1504: al grido di « In      la pro
Castiglia! In Castiglia! » gli ammutinati si ammucchiarono
in dieci canoe e partirono verso levante lungo la costa,         ni. L
approfittando di ogni scalo per depredare gli indiani. Ave-
vano appena percorso una quindicina di miglia da punta di        non f
Nordest quando una brezza sostenuta da oriente li obbligò a
tornare indietro. Furono costretti a gettare a mare tutto il        A
bottino, e anche qualcuno dei rematori indigeni. Ancora per      otto
due volte tentarono la traversata, sempr.e fallendo. Infine il   span
gruppo di Porras abbandonò le canoe e fece ritorno a San-        Impr
ta Gloria, dove si stabilì in un insediamento separato dagli     Glor
altri.                                                           vela
                                                                 anni
   Fra gli uomini rimasti fedeli a Colombo, intanto, cresce-     se C
va di giorno in giorno lo spettro della morte per fame. Gli      gove
indiani avevano poche provviste in sovrappiù, e la loro cu-      go d
riosità per le perline di vetro, i merletti e i campanelli da    La n
falconeria si era ben presto esaurita. Inoltre, come riportò     mun
Ferdinando, il consumo di cibo di uno spagnolo equivaleva        giare
quasi a quello di venti indiani. La situazione era assai criti-  Ovan
ca, e l'ammiraglio cercò una via d'uscita ricorrendo al truc-    nale:
co già sperimentato dell 'eclissi. Il suo almanacco prevedeva
un'eclissi totale di luna per l'ultima notte di febbraio del        Q
1504. Egli dispose per quel giorno che tutti i cacicchi e i      rale
notabili delle tribù indigene salissero a bordo: una volta       Intan
adunata l'assemblea, comunicò loro solennemente il volere        dei P
divino, ossia che gli indigeni fornissero cibo ai cristiani.     tria q
Dal cielo Dio avrebbe dato di lì a poco un segno del suo         pi de
scontento: bastava che essi osservassero la luna quella not-     no a
te. L'eclissi cominciò con il sorgere della luna, e man mano     nella
                                                                 impo
                                                                 ciser
                                                                 tarli
                                                                 pratt
                                                                 be lu
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