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conosciuti attraverso due pubblicazioni apocrife, largamente circolanti ed
attribuite al Vespucci stesso, il quale, molto probabilmente, le ignorò.

     Una portava per titolo Mundus novus ed era stata stampata ad Augusta
nel 1504 e, l'altra, Lettera di Amerigo Vespucci delle isole nuovamente
ritrovate in quattro suoi viaggi, stampata a Firenze nel 1505-6. Entrambe
erano ampollose raffazzonature fatte da anonimi su documenti d'origine
vespucciana, ma resi irriconoscibili per le numerose adulterazioni subì te e
le più volgari panzane introdottevi.

     E l'entusiastica ammirazione pei viaggi del Vespucci giunse nel Wald-
seemiìller a tal segno da includere in Appendice alla sua Cosmographiae
Introductio una traduzione latina della Lettera sui 4 viaggi, non solo, ma
per conferirle maggior credito, suppose che il Vespucci avesse indirizzato
tale lettera al Duca Renato di Lorena, mentre l'indirizzo primitivo sarebbe
stato quello del Gonfaloniere Pier Soderini della Repubblica fiorentina,
nome che, però, nell'apocrifa lettera non figura.

     Infine, il Waldseemiiller, rendendosi interprete dell'impressione pro-
dotta dalle scoperte del navigatore fiorentino, rese note, come abbiamo
accennato dai due predetti documenti apocrifi, in una Carta mondiale di-
segnata per la nuova edizione della Geografia di Tolomeo, apparsa a St. Dié
nel 1507, scriveva il nome America sulla parte settentrionale del Conti-
nente sudamericano e vi introduceva un altro particolare molto significa-
tivo. L'effìge del Vespucci campeggiava sull'emisfero occidentale in con-
trapposto a quella di Tolomeo, che spiccava su quello orientale, intendendo
documentare con queste due figure le fonti alle quali erasi ispirato nel
disegno dei due mondi: l'Antico e il Nuovo.

     Ora, dal momento che spettava al Vespucci il merito di avere deter-
minato un indirizzo nuovo e decisivo nella rappresentazione grafica degli
immensi territori australi trovati di là dell'Atlantico, nulla di più logico
- secondo il cosmografo e cartografo lorenese - che questa nuova parte
australe del mondo prendesse nome dal suo rivelatore.

     La proposta non poteva incontrare accoglienza maggiormente favore-
vole, perchè, disgraziatamente, da allora in poi il Nuovo Mondo prendeva
sulle Carte e assumeva sulla bocca di tutti il nome incidentalmente inven-
tato nel Paese dei Vosgi!

     Il Nuovo Mondo non porta, dunque, il nome di Colombo perchè,
purtroppo, la innocente proposta di Waldseemiìller approfondì talmente
le proprie radici e si andò perpetuando attraverso i secoli, senza speranza
alcuna d'essere mai più cancellata. Ma l'Umanità, ravvicinata e riunita dal
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