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Col pensiero rivolto alla prossima giocata, qualcuno
cerca di sapere quanti anni ha, e quanti sono i fratelli
e le sorelle, e quanti anni hanno il padre e la madre,
e se ha nèi o foruncoli sul corpo, e dove e quanti.
L'arrivo del penultimo giudice, un vecchietto univer-
salmente temuto in quanto portatore del Malocchio,
sposta leggermente l'attenzione generale e la sposterebbe
ancora di più se non fosse immediatamente messo da
parte, come oggetto di curiosità, dal prete celebrante
che avanza con aria solenne verso il suo posto, seguito
da un lurido ragazzetto che reca i paramenti sacri e
il secchiello dell' acqua santa. È arrivato, finalmente,
l'ultimo giudice, che ora occupa il suo posto al tavolo
a forma di ferro di cavallo.

     Vi è un irresistibile mormorio di agitazione, duran-
te il quale il prete infila la testa nei paramenti e se li
aggiusta sulle spalle. Dopo di che recita a bassa voce
una preghiera e, immergendo una sorta di pennello lO
nel secchiello dell' acqua santa, con quest'ultima spruz-
za la cassetta ed il ragazzo e, dopo che entrambi sono
stati sollevati sul tavolo per riceverla, impartisce loro
una benedizione a doppia canna. Il ragazzo rimane sul
tavolo mentre la cassetta viene portata in giro lungo la
parte anteriore della pedana da un inserviente che la
tiene sollevata e la scuote vigorosamente; e pare che
dica, come un prestigiatore: «Signore e signori, non c'è
trucco! Osservate, prego!».

     Finalmente la cassetta viene posta davanti al ragaz-
zo e il ragazzo dapprima alza il braccio nudo con la
mano aperta, poi lo ficca nell'apertura (la cassetta somi-
glia ad un'urna per le elezioni) ed estrae un numero

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